Venerdì 18 novembre u.s. si è tenuto alle Scuole Centrali Antincendi di Roma Capannelle il Congresso straordinario dell’Associazione indetto per apportare allo Statuto nazionale alcune piccole ma essenziali modifiche richieste espressamente dall’Agenzia delle Entrate del Lazio al fine dell’iscrizione dell’Associazione nazionale nel registro delle ONLUS.

Al Congresso hanno partecipato per l’Umbria il Coordinatore Regionale Benedetti, due Delegati per la Sezione di Terni e tre Delegati per la nostra Sezione: Eugeni, Diarena e Staccini.

La sala del Congresso

Il Congresso, svoltosi nella sola mattinata, si è tenuto nella grande aula dell’ex Scuola Allievi Vigili Volontari Ausiliari che tutti abbiamo meglio conosciuto sotto il nome di “Battaglione”. I 210 delegati presenti hanno approvato le modifiche presentate con 160 voti favorevoli (superiori alla maggioranza richiesta di 140 voti) pochissimi contrari e numerosi astenuti. A seguito di ciò la nostra Associazione nazionale potrà finalmente essere iscritta nel Registro nazionale delle Onlus così come espressamente richiesto dallo Statuto entrato in vigore lo scorso anno.

Ed ora alcune semplici considerazioni.

Non si trattava di ridiscutere l’intero Statuto ma semplicemente di apportare alcune modifiche nelle finalità allo scopo di esplicitare che l’attività viene svolta a favore delle persone svantaggiate come vogliono le norme per le ONLUS. Un funzionario, forse un po’ troppo fiscale, dell’Agenzia delle Entrate ha preteso fermamente le modifiche e pertanto si è stati costretti a mettere in atto l’iter di convocazione del Congresso per approvarle. D’altronde a livello nazionale non è possibile, purtroppo, seguire il più semplice itinerario adottato dalle sezioni provinciali e consistente nell’iscrizione all’albo regionale del volontariato con la conseguente assunzione di diritto della qualifica di ONLUS.

Tutto piuttosto semplice sembrerebbe, ma così non pare sia stato per alcuni amici delegati i quali, non avendo compreso che non si trattava di modificare sostanzialmente lo Statuto ma semplicemente di adottare dei provvedimenti per attuare quanto specificamente richiesto all’art.1 dello Statuto stesso (“L’Associazione Nazionale VVF. si configura come Associazione non lucrativa di utilità sociale e come tale, provvede ad adempiere alle procedure per tale riconoscimento, attraverso la richiesta di registrazione nel Registro Nazionale delle ONLUS”), hanno creduto di poter cogliere l’occasione per rientrare nelle ormai quasi spente polemiche dell’ultimo congresso di Cervia.

I delegati umbri

E così qualcuno ha cercato addirittura di rimettere in discussione il principio – ormai sancito e approvato al congresso di Cervia – del riconoscimento all’Associazione della qualifica di ONLUS inventandosi anche fantasiosi oneri (…e dimenticandosi dei tanti vantaggi!) che tale qualifica apporterebbe.

E il clou si è avuto al momento della votazione quando i soliti bastian contrari non potendo ammettere con un voto contrario di non voler attuare una precisa richiesta dello Statuto (mettendosi quindi praticamente fuori dall’Associazione) hanno inventato la ridicola forma dell’astensione tanto per far risaltare il loro essere contro ad ogni costo. E tutto questo senza tener conto (o forse si??) che in una votazione dove l’approvazione è legata al superamento di una certa soglia di voti favorevoli, l’astensione ha lo stesso valore di un voto contrario!!

Ma per fortuna la maggior parte dei delegati si è dimostrata più coscienziosa e ragionevole ed ha permesso di superare gli intralci artatamente posti così che finalmente il complesso iter di riconoscimento della qualifica di ONLUS e la piena attuazione dello Statuto possono ora dirsi giunti felicemente in porto.

Ma – ci chiediamo – non sarà ormai ora di finirla una volta per tutte e di remare tutti dalla stessa parte? Ce lo chiediamo non per convenienze personali o di parte ma solo perché ci sta troppo a cuore il bene dell’Associazione e ci dispiace tremendamente vedere soci armati l’un contro l’altro in un clima teso dove le decisioni prese democraticamente vengono mal accettate e prese quasi come affronti personali da chi non ne condivide i principi.

La nostra speranza e il nostro augurio è che finalmente ci ricordassimo tutti del nostro bellissimo motto “FIRMISSIMA EST INTER PARES AMICITIA”.

20 novembre 2016